Giusto un mese fa stavamo tornando dal nostro primo viaggetto dell’anno. Ad inizio gennaio siamo infatti partiti per tre giorni alla scoperta del capoluogo piemontese.

Entrambi eravamo già stati a Torino parecchi anni fa, ma ci ricordavamo ben poco. Per questo motivo abbiamo deciso di riscoprirla insieme.

Per ovvie ragioni di tempo siamo riusciti a visitare soltanto la città, perdendoci i dintorni, anch’essi molto interessanti. Motivo in più per tornare ed approfondire in futuro la zona del torinese.

Viaggio e alloggio

Abbiamo raggiunto Torino in treno. Siamo partiti da Piacenza con un Freccia Bianca per poi proseguire l’itinerario con Italo Treno. Stessa cosa per il ritorno ma al contrario. Ammettiamo di essere stati fortunati per non aver trovato ritardi ed esserci goduti appieno anche i viaggi in treno. Consigliamo se possibile di viaggiare con questo mezzo se siete diretti a Torino per le diverse scontistiche in musei e attrazioni a cui potrete avere accesso e di cui vi parleremo più avanti!

Durante i tre giorni alloggiavamo in un hotel che si trova in una posizione molto strategica: Eco Art Hotel Statuto. Infatti, è a due passi dalla stazione Torino Porta Susa e di fronte all’hotel c’è la fermata Principi D’Acaja della metro. Comodo per raggiungere ogni luogo, sia a piedi che in metropolitana. La zona è molto tranquilla e ricca di palazzi signorili in stile liberty. L’hotel e ogni camera è stata personalizzata da opere d’arte di artisti torinesi. Davvero molto carino!

Grazie anche alla collaborazione con Fondazione Musei di Torino, abbiamo avuto la fortuna di visitare anche diversi musei molto interessanti. Ed è per questo che vi consigliamo di visitare il loro sito per conoscere le mostre temporanee e le collezioni museali permanenti.

Cominciamo quindi a raccontarvi il nostro itinerario..

Giorno 1

Arrivando la mattina, ci siamo subito diretti verso il centro e siamo partiti con la visita al MAO – Museo d’Arte Orientale. Qui abbiamo avuto la possibilità di visitare la fantastica raccolta di opere asiatiche e la mostra temporanea TATTOO, dedicata ad un vero e proprio viaggio sociale, culturale e artistico dei tatuaggi e dell’uso del corpo.

Dopo un buon pranzetto con specialità tipiche torinesi, siamo andati a visitare Palazzo Madama, patrimonio dell’Unesco, che si trova in Piazza Castello.
In questa piazza vi si trovano importanti palazzi della città come:

  • Palazzo Reale, residenza del re di Sardegna fino al 1659, e poi di Vittorio Emanuele II Re d’Italia fino al 1865,
  • il Teatro Regio,
  • il Palazzo della Giunta Regionale,
  • il Palazzo del Governo, sede della Prefettura (qui troverete un medaglione di bronzo raffigurante Colombo. Vi consigliamo di sfregare il suo dito mignolo perché pare porti fortuna!),
  • il Palazzo delle Segreterie,
  • l’Armeria e la Biblioteca Reale

Palazzo Madama è la sede del Museo Civico di Arte Antica. Ha una lunga storia alle spalle che lo vide come antica porta romana, fortezza, castello e infine residenza di Maria Cristina di Francia e Giovanna di Savoia – Nemours. La facciata e la scalinata d’onore sono opera di Filippo Juvarra, architetto di casa Savoia.
Abbiamo visitato l’intero museo e la mostra temporanea Madame Reali. Quest’ultima è davvero interessante e se vi capita di visitare Torino entro i primi di maggio, prendetela in considerazione.

Qui vicino vi si trova anche il Duomo, dedicato a San Giovanni Battista,
al cui interno si trova la cappella della Sacra Sindone, gravemente danneggiata da un incendio nel 1997. Per questo motivo la reliquia fu portata via dall’area dell’incendio ed oggi viene conservata in posizione distesa all’interno di una teca a tenuta stagna, in assenza di aria e in presenza di un gas inerte collocata sotto la tribuna reale. E’ visibile soltanto in occasione delle ostensioni.

Nel pomeriggio, invece, abbiamo provato a salire fin sulla cima della Mole, ma in fretta abbiamo desistito a causa della lunga attesa in coda. Nonostante questo, non ci siamo persi il Museo Nazionale del Cinema, che ha sede proprio all’interno della Mole Antonelliana. Andrea non c’era mai stato e si è divertito molto. Lo consigliamo anche a famiglie con bambini perché molto interattivo.
Attenzione: con la cartafreccia di Trenitalia abbiamo avuto diritto all’ingresso gratuito!

Prima di cena siamo andati a vedere dal vivo la celebre “Fetta di Polenta“, un’edificio che in uno dei lati misura soltanto 54cm! Davvero molto strambo. Il nome reale è Casa Scaccabarozzi ed è situata nel quartiere Vanchiglia all’angolo tra corso San Maurizio e Via Giulia di Barolo.

Giorno 2

Il secondo giorno la sveglia è suonata prestissimo per poter riuscire ad evitare code al Museo Egizio. Con un po’ di fortuna abbiamo atteso in fila soltanto 10 minuti e inoltre il Museo durante le prime ore della nostra visita era semi deserto. Fate come noi ed eviterete le folle di turisti chiassosi.
L’alzataccia ne è valsa la pena, anche perché questo museo è il più antico, a livello mondiale, interamente dedicato alla civiltà egizia ed è anche il più importante del mondo dopo quello del Cairo.
Grazie anche alle audioguide, comprese nel biglietto d’ingresso, è possibile seguire differenti percorsi a seconda del tempo a disposizione.

Subito dopo ci siamo concessi un Bicerin (caffè, cioccolato e crema di latte la cui ricetta è segreta) nello storico locale di fianco al Santuario della Consolata (da vedere anche solo per lo splendido altare maggiore ad opera di Juvarra).

Dopo pranzo siamo andati verso Piazza San Carlo e da lì ci siamo diretti a visitare GAM, la Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino, che ospita le collezioni artistiche permanenti dell’Ottocento e del Novecento. Siamo stati fortunati a trovare una nuovissima mostra temporanea dedicata a I Macchiaioli. In questo modo Andre ha potuto approfondire meglio la loro arte (io, Fede, sono stata un’ottima guida).

Per completare al meglio il pomeriggio abbiamo preso la metro direzione Lingotto.. e da qui ci siamo spostati a visitare il Museo dell’Automobile di Torino.. un vero paradiso per Andre.
Questo museo è stato di recente completamente rivisto e nel 2011 ha infatti riaperto dopo una radicale e grandiosa trasformazione del percorso e dell’edificio.
La disposizione delle sale è curatissima e sono esposte solo 160 delle vetture della collezione, che ne conta almeno 200. Ci è piaciuto moltissimo scoprire la storia dell’auto e vedere vetture antiche e moderne una dopo l’altra attraverso un percorso molto intuitivo e creativo. Ottimo anche per i bambini grazie al suo essere anche interattivo.
Attenzione: con il biglietto di Italo Treno abbiamo avuto diritto all’ingresso ridotto!

Usciti dal museo e dopo un breve tour del Lingotto, abbiamo cenato in un locale lì vicino a base di cucina piemontese.. meraviglia!

Giorno 3

L’ultimo giorno lo abbiamo dedicato al relax. Abbiamo preso la metro di fronte al nostro hotel per raggiungere il Parco del Valentino.
Il parco è famoso per essere un luogo di aggregazione molto importante per il capoluogo piemontese. Inoltre nel cuore del parco sorge uno dei siti Unesco Patrimonio dell’Umanità: il Castello del Valentino. Quest’ultimo dal 500 fu la residenza preferita di Maria Cristina di Francia, mentre oggi è sede della Facoltà di Architettura del Politecnico.
Ma il parco è famoso anche per altre sue bellezze, quali il Borgo Medioevale e il Giardino Roccioso. Il borgo, che ci ha ricordato quello di Grazzano Visconti sito a due passi dalla nostra Piacenza, è una riproduzione di un villaggio del 400. Vi si trovano la Rocca, case fortificate, botteghe, vicoli e ponte levatoio. Fu costruito per l’Esposizione Generale Italiana Internazionale del 1884 a Torino come padiglione di Arte Antica per la valorizzazione del patrimonio storico-artistico medievale piemontese e valdostano.

Il Giardino Roccioso, la cosa che più abbiamo apprezzato del parco, è davvero un piccolo paradiso. Qui non potete perdervi le diverse installazioni di Rodolfo Marasciuolo, il giardiniere romantico e artista di Torino.

A fine mattinata, prima dell’ultimo pranzo torinese, abbiamo deciso, su consiglio di un amico di Andrea, di fare una degustazione di cioccolato da Guido Gobino, di cui vi parleremo presto in un post culinario.

Il resto della giornata l’abbiamo poi passato nel centro, tra negozi e una “pausa Bicerin”, per poi riprendere il treno che ci avrebbe riportato a casa.

Davvero tre giorni magici in una città che ci ha letteralmente sorpreso.

Torino ci è piaciuta moltissimo e vorremmo tanto ritornare per visitarne i dintorni, la Venaria e la Basilica di Superga.
Una cosa che senz’altro faremo è tornare anche con la nostra Nala, perché abbiamo scoperto che Torino è davvero molto DOG friendly e sono diversi i musei che accettano i cani, ovviamente al guinzaglio e ben educati!

Ioviaggiocosi.
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5 Replies to “3 giorni a Torino

  1. Che meraviglia Torino, e anche le zone circostanti. Un paio di volte non sono bastate per visitare tutto ma questa è anche una buona scusa per tornare. Per esempio, a malincuore, non ho visto i musei, per mancanza di tempo. Rimedierò!

  2. Siamo stati anche noi a Torino per Natale e ci è piaciuta tantissimo. Il parco del Valentino ci ha stupito molto. grazie per l’articolo davvero esaustivo e ben strutturato.

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