Lo scorso weekend nella splendida cornice di Castell’Arquato si è tenuto l’evento Monterosso Val d’Arda Festival.

Noi abbiamo preso parte al festival nella giornata di domenica e complice il bel tempo, abbiamo raggiunto Castell’Arquato in moto.

Il festival

Si tratta di una manifestazione nata nel 2011 per volere dei volontari di Castell’Arquato con l’obiettivo di far conoscere il borgo di Castell’Arquato e un ben vino specifico: il Monterosso.
L’evento è ad ingresso gratuito e per partecipare alla degustazione era sufficiente acquistare i calici. C’erano diverse tipologie di biglietto in base al numero di degustazioni che uno voleva fare. Oltre alle degustazioni di Monterosso, si aveva la possibilità di degustare un numero limitato di altri vini e partecipare anche alla degustazione alla cieca. Quest’ultima era finalizzata a decretare il miglior Monterosso!

Nelle due giornate del 27 e 28 aprile c’erano in programma degustazioni e numerosi eventi collaterali.
Previa prenotazione era possibile partecipare anche a due degustazioni guidate:

  • Passione Malvasia : una degustazione di Malvasia di Candia Aromatica
  • Il metodo Classico che non ti aspetti nel piacentino

Le cantine partecipanti sono state tante:

Camorali, Casa Benna, Cav. Italo Testa, Croci Ermanno, Gandolfi Giacomo, Il Rintocco, Illica, La Caminà, La Massina, La Pusterla, La Ratta, La Tollara, Loschi Enrico, Lusignani, Manzini, Marchionni Roberto, Non solo vino, Piani Castellani, Rapaccioli Valter, Saccomani, Sartori Luciano, Schiavi Andrea, Segalini, Terzoni Claudio, Verdelli Valter, Villa Rosa, Villa Rosalba e Visconti Massimo.

Il vino

Il Monterosso Val d’Arda combina  le caratteristiche di spicco delle uve bianche locali: l’aroma del Malvasia di Candia Aromatica e del Moscato bianco, la delicatezza dell’Ortrugo, il corpo e l’acidità del Trebbiano Romagnolo e del Beverdino, i sentori speziati e la complessità sensoriale del Sauvignon bianco. 

La zona di coltivazione e vinificazione è limitata alla porzione collinare dei comuni di Alseno, Carpaneto, Castell’Arquato, Gropparello, Lugagnano e Vernasca, come da disciplinare.

Questo vino diventò una delle prime Denominazioni d’Origine italiane soltanto nel 1974 e dieci anni dopo entrò a pieno titolo nella DOC dei Colli Piacentini.
Le principali varianti di Monterosso sono 3:

  • Colli Piacentini Monterosso Val d’Arda
  • Colli Piacentini Monterosso Val d’Arda frizzante
  • Colli Piacentini Monterosso Val d’Arda Spumante

La nostra esperienza

Siamo arrivati la domenica mattina e dopo aver parcheggiato la moto ci siamo diretti a visitare il borgo di Castell’Arquato.
Abbiamo attraversato Palazzo Stradivari e siamo saliti lungo la via che porta fino alla Scalinata Santo Spirito.

Percorrendo la scalinata ci siamo ritrovati in Piazza del Municipio, dove si trova la Rocca Viscontea, i giardini con vista panoramica e l’antica chiesa della Collegiata di Santa Maria Assunta, risalente al VIII secolo.

Verso fine mattinata abbiamo cominciato la nostra degustazione di vini percorrendo nuovamente le vie che dai piedi del borgo arrivano fino alla Rocca.

Tra una degustazione e l’altra abbiamo visitato anche la mostra ospitata nelle Grotte di Santo Spirito dedicata alle antiche attrezzature enologiche. Un vero e proprio tutto nel passato.

Le degustazioni non si tenevano soltanto tra le vie del borgo, bensì anche in alcune location molto suggestive. Noi ad esempio abbiamo degustato vini anche all’interno della casa di Luigi Illica, commediografo e librettista di Castell’Arquato. Per l’occasione questa splendida villa, con un panorama davvero privilegiato, era infatti aperta al pubblico.

E’ stato davvero un evento molto interessante e particolare. Una cosa che ci ha colpiti e affascinati è stato trovare le cantine locali che presentavano i loro vini lungo la via della “barricaia”. L’idea vincente secondo noi è stata la possibilità di passeggiare tra le vie del borgo e poter degustare ottimi vini.

Se volete rivivere alcuni momenti con noi, date un’occhiata al video sul nostro canale YouTube: Monterosso Val d’Arda Festival 2019.

Noi torneremo anche il prossimo anno e voi?!

Ioviaggiocosi.
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