Gibilterra è stata l’ultima tappa del nostro viaggio in Andalusia.

Noi soggiornavamo nel bellissimo paesino Los Barrios, che distava 10/15 minuti da Gibilterra.

Siamo andati a Gibilterra dalla mattina per poter visitarla il meglio possibile. Non è enorme, anche perché la maggior parte dell’area è occupata dal porto.

Avevo letto che Gibilterra, essendo suolo inglese, aveva anche lo stesso suo clima. Non volevo crederci, ma una volta arrivati l’ho potuto constatare subito. Infatti c’era un immenso nuvolone sopra la sua Rocca. Non pioveva, ma c’era comunque freddo. La cosa incredibile è che appena fuori dalla dogana, invece, il clima era caldo, tipicamente spagnolo, a differenza di quando varcavi il suolo inglese. Incredibile ma vero!


Appena arrivati a Gibilterra ci siamo sentiti come in Inghilterra, a partire dal fatto che iniziavano a comparire le tipiche cabine telefoniche inglesi. Abbiamo percorso tutta la Main Street, fino ad arrivare ai piedi della Rocca da dove partiva la cabinovia.

Devo dire che la cabinovia è un tantino cara, ma a parer mio andare a Gibilterra e non salirci sarebbe stato un peccato.

Saliti sulla cabinovia in meno di 10 minuti potevamo avere una splendida vista delle coste marocchine e non solo! Infatti come alcuni di voi sapranno sulla famosa Rock of Gibraltar vivono le scimmie. Ebbene sì!

La leggenda dice che fin quando ci saranno le scimmie, Gibilterra resterà di dominio inglese. Infatti nel 1942 l’allora primo ministro inglese Winston Churchill ordinò di importare a Gibilterra esemplari di bertuccia dal Marocco dato che la popolazione degli animali stava calando.


Oltre a questa famosa “attrazione” vi consiglio di visitare:

  • Il castello moresco;
  • La chiesa di Sant’Andrea;
  • The Convent, sede del governatore britannico di Gibilterra. Qui noi abbiamo assistito anche al celebre “cambio guardia”.

Spero di avervi incuriositi. Per quanto mi riguarda se siete in Andalusia non potete non fare un salto in questa città e assaporare un po’ di atmosfera inglese.

Ioviaggiocosi.

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