Sabato 18 maggio si è celebrata la quarta edizione della Festa dei Musei, l’evento nazionale organizzato dal Ministero per i beni e le attività culturali.
Come saprete in questa occasione musei, complessi monumentali, aree e parchi archeologici propongono un ricco calendario di iniziative e attività aperte al pubblico.

Inoltre alla sera molti istituti hanno aderito alla quindicesima edizione della Notte Europea dei Musei.
Noi abbiamo colto l’occasione per visitare nuovamente uno dei luoghi simbolo della nostra città: Palazzo Farnese.
Visitarlo di sera era proprio un’esperienza che ci incuriosiva molto.

Musei di Palazzo Farnese

All’interno di questo palazzo sono ospitati i Musei Civici e l’Archivio di Stato Più precisamente:

  • al piano terra vi si trovano il Museo delle Carrozze e il Museo Archeologico;
  • nel piano ammezzato il Museo del Risorgimento;
  • al piano rialzato si trovano la Scultura, la Sezione medievale, l’Armeria e i Fasti di Alessandro e Paolo III;
  • il primo piano ospita i Fasti di Elisabetta, la Pinacoteca e la Cappella Ducale;
  • al secondo piano troviamo l’Archivio di Stato.

Per l’evento i Musei di Palazzo Farnese offrivano l’ingresso gratuito dalle 21 alle 24 ed erano state organizzate visite guidate a tema ed eventi quali:

  • ore 21.00 e 21.45 – “Guida per una notte“, una visita guidata con animazione teatrale in cui i bambini accompagnano i visitatori alla scoperta delle collezioni
  • ore 21.00 – 21.45 – 22.30 – 23.15 “Il Fegato di Piacenza e i suoi misteri“, visite guidate al prezioso reperto delle collezioni civiche esposto nei sotterranei del palazzo
  • “La nostra Terra – parte 2°”, mostra fotografica su Piacenza e le sue valli

Noi abbiamo visitato tutte le sale e siamo riusciti a partecipare anche alla visita guidata dedicata al Fegato Etrusco di Piacenza.

La nostra visita

Abbiamo seguito il percorso indicatoci da una ragazza dello staff. Grazie anche alla mappa del museo divisa per piani, è stato semplicissimo.
Per prima cosa abbiamo visitato la sala dove è esposta la collezione di armi antiche.

Successivamente ci siamo persi tra le varie sale affrescate ed abbiamo visitato le opere della Pinacoteca.
Ci sono dipinti provenienti da chiese piacentine e da collezioni private, oltre ai dipinti della serie dei Fasti Farnesiani.

Quest’ultimi sono una serie di rappresentazioni autocelebrative che esaltano la fama della casata dei Farnese. Vi si trovano così dipinti con avvenimenti importanti dove i protagonisti sono proprio i Farnese.
I Fasti Farnesiani si dividono in due cicli. Una prima serie è costituita dalle tele commissionate da Ranuccio II per l’appartamento stuccato, che raffigurano le storie di papa Paolo III e di Alessandro Farnese.
La seconda serie comprende i dipinti che rappresentano il matrimonio di Elisabetta Farnese con Filippo V di Spagna.

Nella Pinacoteca sono esposti anche sculture e dipinti della Collezione Rizzi-Vaccari.
Inoltre una sala è stata dedicata all’opera più importante presente a Palazzo Farenese: il Tondo di Botticelli, che raffigura la Madonna che adora il Bambino con San Giovannino.

Abbiamo poi visitato anche il Museo delle Carrozze, una collezione molto importante a livello nazionale. In queste sale del museo, situate nei locali sotterranei del Palazzo, si trovano esemplari preziosi e di vario genere che vanno cronologicamente dal 1700 fino all’avvento del trasporto a motore. Oltre alle carrozze vi si trovano carrozze sacre, un carro funebre, carrozzine per bambini, un carro- pompieri, un carro-scala, un carretto siciliano e una slitta.

Infine abbiamo partecipato alla visita guidata del fegato etrusco, uno dei reperti più prestigiosi datato tra la fine del II secolo a.C. e l’inizio del I secolo a.C.
La guida ci ha raccontato la sua storia, partendo da quando fu trovato nella provincia piacentina nel 1877. Questo modello in bronzo che riproduce un fegato di pecora testimonia le pratiche religiose etrusche. Gli etruschi utilizzavano il modello in bronzo per indagare il volere divino. Infatti veniva preso come modello per confrontarlo al fegato di un animale vero.
Ci è stato anche confermato che la sua importanza deriva dalla presenza delle iscrizioni di nomi di divinità etrusche, che si susseguono in modo da riprodurre l’ordinamento del cielo.

L’esperienza per noi è stata davvero positiva e nonostante piovesse abbiamo notato che in tanti avevano deciso di partecipare comunque a questo evento culturale.
L’idea di visitare il museo di notte ci è piaciuta moltissimo e ha reso l’atmosfera ancor più particolare. Se vi capitasse, provatela anche voi!

Per rimanere aggiornati sugli eventi proposti da Palazzo Farnese, vi consigliamo di consultare il loro sito Musei di Palazzo Farnese Piacenza.

E se non siete ancora stati a Piacenza, di sicuro questo è uno dei luoghi davvero imperdibili!

Ioviaggiocosi.
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