Domenica scorsa siamo stati a pochi km da casa per visitare Cortemaggiore in occasione della Fiera di San Giuseppe.

A causa della pandemia, la fiera è stata interrotta per alcuni anni, ma da quest’anno si è tornati a celebrarla.

La fiera

La fiera è giunta quest’anno alla 540a edizione. Si tratta di una fiera storica nella quale il paese viene popolato da stand fieristici con macchine agricole, industriali, prodotti per l’edilizia e il giardinaggio, arte e artigianato.

A questi si aggiunge anche la XX mostra di macchine agricole d’epoca e la 5° Edizione di Corte Food. Quest’ultima è una vera e propria fiera del gusto dove poter acquistare o degustare prelibatezze enogastronomiche.

Visita guidata

In occasione della fiera, la domenica erano previsti due turni di visite guidate: alle 10.00 e alle 15.00.

Abitiamo a Piacenza da quando siamo nati ed entrambi abbiamo frequentato Cortemaggiore, ma non conoscevamo molto riguardo la sua storia e le sue bellezze. Per questo motivo abbiamo preso parte alla visita guidata, scoprendo così curiosità e aneddoti sul paese.

Le visite erano organizzate dall’Associazione PIACEmilia in collaborazione con l’Associazione Turistica e l’Amministrazione Comunale.
Il tema della visita era “la città ideale di Cortemaggiore”. Per questo motivo prima di cominciare le guide ci hanno proposto un excursus sulla storia e le volontà della famiglia Pallavicino.
L’idea di Gian Lodovico, marchese di Cortemaggiore, era quella di seguire i trattati di Gian Battista Alberti. La città infatti segue dei canoni ben precisi tra cui:

  • la presenza di Cardo e Decumano
  • le strade dovevano essere larghe più di quanto erano alte le costruzioni (per evitare ristagni e rendere tutto più arioso)
  • tutte le vie dovevano essere ortogonali, creando degli isolati


L’itinerario proposto era diviso in 4 tappe principali:

Chiesa di santa maria delle grazie

Una chiesa voluta fortemente da Gian Lodovico. Fu consacrata nel 1499 e nel 1513 fu eretta a Collegiata.

La facciata non è originale, ma risale al 1880-1881. Inoltre nella navata sinistra della chiesa è ospitato il mausoleo dei fondatori della città, originariamente conservati nella Chiesa dell’Annunziata.

All’interno della chiesa è conservato un polittico di dodici tavole di Filippo Mazzola, padre del Parmigianino, che fu realizzato nel 1499, ma poi smembrato nel 1880. Soltanto nel 2003 si è riusciti a ricostruire quasi completamente l’opera.

Grazie alla Banca di Piacenza è stata restaurata anche una tela, ritrovata fortuitamente all’interno della sagrestia, realizzata dal Pordenone che rappresenta “La Pietà”.

Oratorio San Giuseppe

La seconda tappa della visita è stata all’Oratorio San Giuseppe, che ci ha letteralmente affascinati.

Fu realizzato per volere della Compagnia dei Disciplinati di S. Giuseppe, una confraternita. Consacrato nel 1594, presenta tre navate ed è decorato con stucchi risalenti alla fine del XVII secolo ad opera di Giovanni Martello di Varallo Sesia, Bernardino Barca e Domenico Dossa.

Dal 2004 al 2007 l’oratorio è stato oggetto di un radicale intervento di restauro sia all’interno che all’esterno dell’oratorio, finanziato dalla Banca di Piacenza.

Teatro Eleonora Duse

Abbiamo poi raggiunto il Teatro Eleonora Duse, che fu realizzato nel 1827 dove prima sorgeva l’oratorio annesso al Convento delle Terziarie Francescane.
La facciata è in stile neoclassico e presenta tre porte, al primo piano tre finestre intervallate da lesene, il timpano ornato da motivi neoclassici con al centro lo stemma cittadino. 

E’ stato recentemente restaurato anche per aumentarne la capienza e attualmente viene utilizzato occasione di conferenze, convegni, iniziative culturali e scolastiche.

Chiesa dell’annunciazione o dei frati

Infine siamo andati a visitare il Convento dei frati francescani.

La chiesa è a pianta basilicale, di stile gotico rinascimentale, a tre navate ed è celebre poiché al suo interno vi è la Cappella gentilizia dei Pallavicino. Qui vi erano inizialmente collocati i mausolei dei Pallavicino, trasferiti poi in Collegiata nel 1812.
Le volte furono affrescate dal lombardo Bernardo Zenale e le lunette, raffiguranti la Resurrezione, l’Ascensione e la Trasfigurazione, furono eseguite da Giovanni Antonio de Sacchis, detto il Pordenone.

Lo stesso Pordenone attorno al 1530 affrescò anche la Cappella della Concezione, a pianta ottagonale, dove rappresentò il Padre Eterno tra gli angeli, mentre sulle pareti si ergono le figure di Santi e Dottori della Chiesa e nelle lunette raffigurò Sibille e Profeti. 

La visita guidata si è poi conclusa dove abbiamo iniziato, all’interno dei giardini pubblici e dove un tempo vi era la Rocca dei Pallavicino.

Terminato l’itinerario, ne abbiamo approfittato per visitare la fiera e i vari stand.

Se capitate in provincia di Piacenza, vi consigliamo vivamente di trascorrere qualche ora per visitare Cortemaggiore, merita davvero!
Inoltre se decideste di farlo durante la fiera, avrete la possibilità visitare anche questi luoghi particolari, non sempre aperti al pubblico.

Ioviaggiocosi.
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