Per cominciare l’anno nuovo (2023) abbiamo deciso quasi all’ultimo di partire e dato che volevamo trascorrere giorni tra natura e silenzio abbiamo optato per una meta “insolita” per l’inverno: l’Isola d’Elba.

Il fatto che sia una scelta insolita andare all’Isola d’Elba in pieno inverno ci è stato confermato dalla presenza di pochi turisti sul traghetto e sull’isola stessa. Questo era esattamente ciò che volevamo. Dopo mesi intensi di lavoro cercavamo una meta da esplorare con Holy, non troppo lontana e soprattutto ricca di natura.

Il nostro alloggio vista mare

Considerata la bassa stagione abbiamo scelto un appartamento così da poterci gestire pranzo e cena in casa quando lo volevamo. Infatti in inverno i ristoranti aperti sull’isola sono pochi e questo poteva essere un’impedimento.

Abbiamo soggiornato al Ca’ la Stella, un residence immerso nel verde della macchia mediterranea e che gode di una posizione tranquilla e dominante, con una splendida vista sul Golfo Stella, sull’isola di Montecristo e sulla sottostante spiaggia del Lido di Capoliveri.

Ogni appartamento ha una splendida vista mare, è situato al piano terra con ingresso indipendente ed è confortevole. , Ciascun appartamento vanta un’ampia terrazza attrezzata con tavolo e sedie per godere dalla colazione alla cena dell’incantevole panorama in assoluto relax.
Inoltre a disposizione degli ospiti Ca’ La Stella offre un barbecue, ampi spazi per passeggiate nel verde e una terrazza comune panoramica.

Noi ci siamo trovati benissimo e se volete avere maggiori informazioni, visitate il loro sito Ca’ la Stella – Isola d’Elba.

L’Isola d’Elba è la terza isola più grande d’Italia, fa parte del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano e dista appena dieci chilometri dalla costa. Per raggiungerla è necessario prendere un aliscafo o un traghetto.

Noi abbiamo raggiunto l’Isola d’Elba con il traghetto da Piombino. Abbiamo prenotato direttamente online l’andata e il ritorno con Toremar da Piombino a Cavo e ritorno.

1 giorno

Siamo partiti la mattina da casa e siamo arrivati al porto di Piombino per l’ora di pranzo.
Il tragitto in traghetto da Piombino a Cavo è durato soltanto 40 minuti. In questo modo, non appena attraccati siamo corsi ad esplorare l’Isola.

La nostra meta finale era Capoliveri, dove avevamo l’appartamento, ma ne abbiamo approfittato per fare alcune soste durante il viaggio.

Rio Marina

Siamo partiti a visitare Rio Marina, dove abbiamo anche pranzato al sacco vista mare.

Rio nell’Elba

Ci siamo diretti poi a Rio nell’Elba che si trova nell’entroterra. Qui ci siamo fermati a visitare l’antico lavatoio pubblico che si trova all’interno di un edificio con soffitto a capriate e finestroni, vicino alla Fonte dei Canali, da cui è alimentato.

A pochi minuti da Rio nell’Elba si trova l’Eremo di Santa Caterina con l’annesso Orto dei Semplici. Si può lasciare l’auto in un parcheggio lato strada e proseguire a piedi immersi nella natura.
E’ davvero molto suggestivo. Pensate che le mura che oggi formano l’Eremo di Santa Caterina risalgono al 1624, mentre la chiesa, il romitorio e l’hortus conclusus, furono eretti probabilmente prima dell’arrivo del primo eremita, sopra un piccolo tempio più antico e piccolo, la cui abside era orientata verso il monte.
Dagli anni ’90 l’Eremo di Santa Caterina è sede dell’Orto dei Semplici e di un campo catalogo, nati per promuovere ricerche e iniziative sulla flora naturale e coltivata dell’Isola d’Elba e delle isole toscane al fine di tutelarne la diversità ed evidenziarne gli usi botanici. Noi sfortunatamente abbiamo trovato chiuso, ma vi consigliamo di chiamare e prenotare se volete visitarlo.

Capoliveri

Arrivati all’appartamento abbiamo preparato la cena e festeggiato il capodanno godendoci i fuochi d’artificio direttamente dalla sala. Semplice e allo stesso tempo magico.

2 giorno

Il secondo giorno ci siamo svegliati con tutta calma e abbiamo raggiunto Portoferraio.

Portoferraio

La prima tappa è stata nella Spiaggia Le Viste, che si trova ai piedi di Forte Falcone e vicino alla celebre Villa dei Mulini (residenza invernale di Napoleone).

Dopo la passeggiata in spiaggia siamo saliti fino a Forte Falcone, parte del sistema difensivo della città insieme a Forte Stella e alla Torre della Linguella. Ideato da Giovan Battista Belluci di San Marino, fu eretto nel 1548.

Abbiamo poi raggiunto il centro storico dove abbiamo pranzato e ripreso l’auto per raggiungere la seconda tappa della giornata: la Fortezza del Volterraio.

Si tratta di un piccolo trekking appena lontano da Portoferraio. Potete lasciare l’auto a pochi passi dall’inizio del sentiero. Ci sono spiazzi per auto proprio a fianco la strada. Poi basterà seguire il percorso 255. In una trentina di minuti vi troverete al castello e soprattutto potrete godere di una meravigliosa vista panoramica.

Una volta scesi, siamo andati a passeggiare in spiaggia. Questa volta abbiamo scelto la Spiaggia Barabarca, abbastanza riparata dal vento e con acque cristalline.

3 giorno

Il terzo giorno abbiamo cominciato la giornata camminando e giocando con Holy sulla spiaggia Fetovaia. Qui la sabbia è bianca e le acque sono turchesi. Dicono che in estate sia molto gettonata, poiché ricorda un po’ le spiagge caraibiche.

sant’andrea

Da Fetovaia ci siamo poi spostati percorrendo parte della strada panoramica che costeggia il mare, fino ad arrivare a Sant’Andrea.
Abbiamo pranzato in spiaggia.. e che spiaggia. Acqua cristallina e mare calmissimo. Meraviglioso.

marciana marina

Ultima tappa della giornata Marciana Marina, che non vedevamo l’ora di scoprire. Marciana Marina è la celebre “Pineta” nella serie Sky I delitti del Barlume. Noi non ne perdiamo uno e di conseguenza abbiamo trovato divertente poter passeggiare tra le vie dove vengono girati questi episodi.

Marciana Marina è molto suggestiva e la sua parte più caratteristica è il Borgo al Cotone, il cui nome deriva dal latino “Cos, Cotis” e significa scogliera o serie di scogli. Si tratta di quello che potrebbe essere il primo nucleo insediativo di Marciana Marina e costruito intorno al porticciolo naturale. Non perdetevelo perché con le sue casette colorate e arroccate, le viuzze e gli scorci è davvero un gioiellino.

Nel rientro verso il nostro appartamentino ci siamo fermati alla Fonte di Napoleone. Una fonte che sgorga dal Monte Capanne. Si racconta che qui l’imperatore in esilio si fermava a bere quest’acqua dalle proprietà benefiche e curative. Vero o non vero, l’abbiamo provata! Non si sa mai..

Infine per completare la giornata abbiamo fatto un piccolo aperitivo all’Acquarilli Bar, un chiosco a strapiombo sul mare con musica in sottofondo, piccoli salottini vintage all’aperto e ottimi cocktail.

4 giorno

Il penultimo giorno siamo andati a scovare l’unica panchina gigante di tutta l’isola.

PORTO AZZURRO

Si trova a Porto Azzurro e per raggiungerla bisogna seguire un sentiero tra viti e opere d’arte.

Dopo aver passato un po’ di tempo sulla panchina gigante, ci siamo diretti alla spiaggia di Terra Nera dove vi è un laghetto caratterizzato dall’acqua verde di origine mineraria.

Abbiamo poi pranzato a base di pesce in un ristoranti molto carino nel borgo di Porto Azzurro. Infine ci siamo rilassati in una spiaggia con sabbia nera: Topinetti Beach.

5 giorno

L’ultimo giorno abbiamo lasciato il nostro B&B al mattino presto e ci siamo diretti verso Cavo, dove poche ore dopo avremmo ripreso il traghetto.

cavo

Ne abbiamo approfittato per fare una colazione in paese e un’ultima passeggiata sulla spiaggia.
Infine poco prima di partire, abbiamo fatto un aperitivo sul molo al Bar Lalicè. Consigliatissimo per chi deve aspettare l’arrivo del traghetto.

L’Isola d’Elba ci è piaciuta moltissimo, ma soprattutto ci ha regalato momenti di serenità e relax di cui avevamo bisogno.
Il 2023 non poteva cominciare meglio di così: noi tre, la natura e il solo piacere di scoprire.

Purtroppo non abbiamo potuto fare tre esperienze che avevamo in programma in quanto nel periodo della nostra visita non era proprio possibile.
Se voi andrete in momenti dell’anno differenti ci sentiamo comunque di consigliarvi di prendere in considerazione:

  • una degustazione di vini tipici presso Tenuta delle Ripalte (il progetto di questo moderno tempio del vino è dell’architetto Tobia Scarpa),
  • la visita alle miniere Calamita di Capoliveri,
  • l’escursione al Monte Capanne, che si può raggiungere anche con le cabine gialle “a cestello” aperte in circa 18 minuti.

Per noi non possono che essere un’ottima scusa per ritornare! A presto Elba!

Ioviaggiocosi.
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