Sabato scorso siamo stati invitati al blog tour #visitmontagnanatour organizzato da Visit Montagnana ed abbiamo avuto la fortuna di scoprire un borgo fortificato davvero favoloso.

Non conoscevamo Montagnana e ne siamo davvero rimasti piacevolmente sorpresi.

Dopo una gustosa colazione in uno dei bar pasticceria di Montagnana, siamo stati accompagnati da Silvia, la nostra guida, alla scoperta del borgo e dei suoi luoghi più caratteristici.
Per visitare il borgo virtualmente insieme a noi potete dare un’occhiata al video sul nostro canale YouTube: Montagnana e Castello Bevilacqua #visitmontagnanatour.

Visita al borgo

La visita è cominciata dalla caratteristica cinta muraria.

Le mura

Infatti la guida ci ha portati nel fossato. Da qui ha fatto un excursus storico per contestualizzare meglio l’evolversi della città. La cinta muraria di Montagnana è completamente intatta. Si tratta di circa 2 km (per la precisione 1950m), che nel corso della storia non ha avuto molti rimaneggiamenti. Per questo motivo si presenta oggi così come doveva essere in epoca medievale. Questo le ha permesso i titoli di: uno dei borghi più belli d’Italia e la bandiera arancione di Touring. Inoltre è considerata tra una delle città meglio conservate d’Europa.

Il complesso di San Zeno è la parte più antica ed è una struttura costruita nel X secolo durante l’invasione degli Ungari. La posizione strategica di Montagnana (molto vicina a Padova, Vicenza, Verona, Rovigo e Mantova) faceva gola a tutti e fu per questo che dovette munirsi delle mura.

Uno dei motivi per cui gli Este lasciarono Montagnana per andare nel ferrarese fu l’arrivo di Ezzelino III, vicario di Federico II di Svevia, interessato ad unire i territori di quest’ultimo. Ed è proprio ad Ezzelino che si deve Castello e il Mastio (1242). Egli rimane per 14 anni a Montagnana e dopo di lui la città diventa finalmente padovana. Infatti nel 1275 fu costruita la vera prima cinta muraria dal comune di Padova. Solo alla fine del 300, conseguentemente ad altre guerriglie, Montagnana passa sotto il dominio veneziano.

il castello

Il Castello di Montagnana era un rettangolo così composto:

  • era difeso dal mastio, sul quale siamo saliti nel primo pomeriggio, godendo di una fantastica vista panoramica;
  • c’era un ulteriore torre centrale;
  • era circondato da un ampio fossato. ( l’acqua era fondamentale per la difesa delle mura);
  • inoltre l’acqua era presente anche nella piazza di fronte al mastio e davanti alla Rocca degli Alberi. Questo perché se qualcuno avesse superato le saracinesche si sarebbe imbattuto in questi altri due bacini d’acqua.

palazzo pisani

Mentre eravamo di fronte alle mura, Silvia ci ha fatto notare Palazzo Pisani (o anche chiamata Villa Pisani), realizzata da palladio nel 1500 per Francesco Pisani, un nobile della zona.

Dovete sapere che questa villa palladiana è uno dei siti Patrimonio dell’Unesco.

palazzo municipio

Successivamente ci siamo spostati verso il centro passando attraverso i porticati che contraddistinguono il borgo fortificato. Ci siamo poi fermati a vedere il palazzo del Municipio, risalente al 500 (finito nel 600) attribuito a Michele Sanmicheli, che a differenza degli altri edifici è lievemente retrocesso dalla via principale.. Questa sua posizione crea uno slargo e il suo ampio loggiato lo rende particolarmente imponente.

chiesa di san Francesco

Una volta visto il municipio ci siamo spostati nei pressi della Chiesa di San Francesco. I primi documenti che ne parlano la datano al 1350, ma la sua struttura non dice lo stesso. Anzi, sembrerebbe più essere duecentesca.

Secondo alcuni studi risalirebbe proprio al duecento dall’Ordine dei Templari. Questo perché secondo le loro “abitudini”, costruivano sempre:

  • una chiesa all’esterno della cinta muraria e lungo le principali vie di comunicazione, che in questo caso corrisponderebbe a Sant’Antonio;
  • una chiesa appena interna oppure a ridosso della cinta muraria, che sarebbe proprio San Francesco;
  • ed infine un ospedale vicino, che potrebbe essere l’Antico Ospedale della Natività.

piazza

Da San Francesco ci siamo diretti nella piazza principale che prese corpo durante il periodo veneziano della città. Gli edifici più antichi sono quelli con le strutture più semplici, mentre gli altri sono dei periodi successivi.

Il palazzo della Cassa di Risparmio nacque proprio come palazzo di banca, grazie a notevoli fondi e particolare cura.

Altri elementi veneziani sono Palazzo Zanella (con le imposte verdi), che ha anche dei camini molto particolari e Palazzo Valeri (con le imposte grigie).

Infine la guida ci ha fatto notare il “liston” un elemento molto importante. Si tratta di una pavimentazione sopraelevata caratteristica delle piazze venete. Non a caso dove oggi si trova la statua di Vittorio Emanuele un tempo si trovava quella del leone, simbolo della Serenissima.

duomo

Nella piazza spicca senza dubbio il Duomo, la cui costruzione ebbe inizio nel 1431 e fine soltanto nel 1502. Questo accadde per difficoltà di staticità dell’edificio. Infatti il problema era legato alla sua altezza che ne comprometteva la sua stabilità.

Il lungo periodo di costruzione portò ad una molteplicità di stili architettonici: all’esterno il tardo gotico veneziano mentre all’interno quello rinascimentale.

Questa chiesa presenta un orientamento molto particolare. La sua posizione fu dettata da diversi motivi: al tempo c’erano direttive specifiche su dove posizionare altare e spazio per i fedeli, e poi secondo alcuni studi il duomo fungeva anche da meridiana.

L’interno presenta una pianta a croce latina e al tempo anche numerosi affreschi. Ad oggi di questi affreschi ne sono rimasti intatti solo pochi, tra cui i due che sono stati attribuiti a Giorgione (Davide e Golia; Giuditta e Oloferne).

palazzo magnavin foratti

Lungo uno dei porticati del centro storico balza all’occhio un angolo veneziano: Palazzo Magnavin-Foratti, che si pensa fosse una delle proprietà del Gattamelata, il celebre condottiero.

rocca degli alberi

La visita guidata è terminata con la Rocca degli Alberi, che porta il nome proprio del borgo molto boschivo che vi era tutto attorno. Questo dimostrato anche dagli edifici che sono meno fitti rispetto al resto della città.

La Rocca fu costruita dalla famiglia dei carraresi tra il 1360 e il 1362 in un punto dove gli scaligeri erano riusciti a scalare le mura. Motivo per cui si decise di rafforzarla. Essa si compone da mastio, torre e sistema di camminamenti sui fianchi.

case colorate

Dopo un pranzo a base di gnocchi alla montagnese, siamo andati alla scoperta delle case colorate di cui ci aveva accennato la guida. Si trovano su alcuni lati della cinta muraria e sono davvero suggestive.

La loro storia risale ad un momento ben preciso. Infatti quando termina la funzione militare di Montagnana, le mura vengono occupate con abitazioni per chi aveva poche possibilità economiche. Oggi invece risultano essere un angolo della città davvero unico.

Visita al salumificio Brianza

Nel pomeriggio abbiamo visitato un prosciuttificio: il salumificio Brianza. Per noi era la prima volta ed eravamo molto curiosi. Ve ne parliamo in questo post.

Appena arrivati abbiamo cominciato la visita guidata con il proprietario che ci ha raccontato la storia dell’azienda di famiglia che va avanti da due generazioni.

Abbiamo visto le varie fasi di lavorazione e i diversi tipi di prosciutto.

Infine non poteva mancare una degustazione. Finalmente abbiamo assaggiato il famoso prosciutto Veneto – Berico Euganeo DOP!

Cena al Relais Castello Bevilacqua

E come potevamo terminare meglio la giornata se non con una cena nella fantastica cornice del Relais Castello Bevilacqua?

Abbiamo avuto l’opportunità di visitare il castello, scoprirne la storia e cenare in una delle sue meravigliose sale. Ma di questo vi parliamo nel post Relais Castello Bevilacqua, tra storia e magia.

Montagnana ci ha davvero colpito. È un borgo affascinante e ricco di storia. Merita davvero una visita.

Tra l’altro è ricca di eventi tutto l’anno. Alla sera siamo capitati proprio durante un evento di musica dal vivo tra le vie del centro e ce ne siamo innamorati. Per questo e per altri mille motivi contiamo di tornare presto a rivederla.

Per tutti gli eventi e manifestazioni vi consigliamo di visitare il sito di Visit Montagnana.

Speriamo davvero di avervi incuriosito e se andrete a visitarlo fatecelo sapere nei commenti.. siamo curiosi di conoscere le vostre impressioni!

Ioviaggiocosi.

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8 Replies to “Montagnana, il borgo fortificato #visitmontagnanatour

  1. adoro sia i castelli che i piccoli borghi persi nel tempo! Questo li racchiude entrambi. Conosco poco questa zona … ma quelle poche volte che ci sono stata, ho trovato sempre tantissimi luoghi interessanti da visitare. Stupenda per una mini gita fuori porta di un paio di giorni!

  2. Un altro borgo che devo visitare! C’è tutto quello che mi piace: mura, castello, case colorate e anche il prosciutto! non posso perdermelo 🙂

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