Lo scorso weekend siamo stati ospiti di Merano Wine Festival 2022, evento imperdibile per professionisti e amanti del vino. Ma non solo.. Infatti è da tempo che attorno al mondo del vino ruotano anche altri prodotti e tematiche.

Era da alcuni anni che non andavamo e tornare a Merano è stato davvero emozionante.

Qui trovate i nostri articoli dedicati all’evento di Merano Wine Festival ai quali abbiamo partecipato negli anni.

Il Festival

Come nelle altre edizioni il Merano Wine Festival si è svolto in diversi luoghi della città altoatesina:

  • Kurhaus, l’edificio risalente al XIX secolo, simbolo della città e capolavoro stile liberty che ospita al suo interno The Official Selection – Wine Session 1 e Session 2 e la WineHunter Area;
  • Passeggiata Lungo Passirio di Sissi ospita la Gourmet Arena con The Official Selection – Food, Spirits, Beer e Territorio&Consortium. Qui vi è un percorso di degustazione, tra eccellenze culinarie, birrifici artigianali, distillerie e consorzi di tutela, attraverso i sapori dell’Italia e del mondo;
  • Teatro Puccini, capolavoro architettonico nel cuore della città, che offre i suoi spazi per il Summit “Respiro e Grido della Terra” e la serata inaugurale “Small Plates Gala”;
  • Corso Libertà, ossia l’area che si estende intorno al festival. Questa zona pedonale ospita ogni anno consorzi e partner in modo da dar loro la possibilità di esporre i prodotti con la massima visibilità.

Novità edizione 2022

La 31ma edizione si propone di unire passato, presente e futuro all’insegna dell’eccellenza tra radici, arte.
Il tema fulcro è stata la sostenibilità.
Questo tema è stato analizzato e appofondito affrontantando il problema dell’acqua, in quanto risorsa primaria e fondamentale per la vita, l’innovazione, la sicurezza alimentare e la sostenibilità delle filiere enologiche e le certificazioni in viticoltura.

Il Kurhaus ospita la selezione Wine Italia, The WineHunter Selection Area, Wine internazionale e Catwalk Champagne, mentre la GourmetArena rimane location di “Food – Spirits – Beer”, con l’area riservata a Territorium & Consortium Campania tra eccellenze e showcooking e, novità di quest’anno, un format simile dedicato alla regione Abruzzo.
Nel prolungamento della Gourmet Arena, invece, è stata inaugurata la Buyer & Financial Area come luogo d’incontro tra le aziende italiane premiate da The WineHunter e i buyers provenienti da tutto il mondo individuati dai The WineHunter Ambassador.

La nostra esperienza

Quest’anno siamo rimasti due giorni anziché uno solo e la scelta si è rivelata vincente per diversi aspetti. Primo fra tutti abbiamo avuto la possibilità di degustare vini diversi poiché i produttori del sabato erano diversi da quelli della domenica. Inoltre avendo più tempo a disposizione abbiamo suddiviso la nostra visita con più accuratezza.

SABATO

La giornata di sabato l’abbiamo suddivisa in due momenti:

  • la mattina, dove ci siamo concentrati su bianchi e bollicine
  • il pomeriggio, dove abbiamo degustato rossi e vini esteri

Questo approccio ci ha permesso di degustare i vini al meglio e senza “sovraccaricare” il palato.

DOMENICA

La domenica siamo tornati in Kurhaus per provare gli ultimi vini che non eravamo riusciti a degustare e anche per fare un salto in Gourmet Arena.

Nella GourmetArena, vi erano i migliori prodotti gastronomici dalla culinaria, alle birre e ai liquori e distillati e Territorium, Consortium & Extrawine, alla scoperta dei consorzi di tutela di prodotti di qualità ed eccellenza certificati insieme al meglio dell’artigianalità degli accessori del settore.

Qui abbiamo provato le birre Baladin della Riserva Teo Musso grazie ad una piccola degustazione guidata direttamente al loro stand. Queste birre rappresentano la più intima espressione del pensiero di Teo mixate alla sua inarrestabile voglia di sperimentare. Sono prodotti in tiratura limitata, vere chicche che esplorano le tecniche di fermentazione, l’affinamento in legno, le macro-ossidazioni e in alcuni casi l’uso di spezie particolari.  

Inoltre abbiamo scoperto una birra prodotta con ostriche e alga Kombu: Oyster Stout. Si tratta infatti di una birra realizzata grazie alla collaborazione di Goede Vissers ed alle loro ostriche provenienti dal bellissimo e selvaggio mare di Wad, di fronte alle coste olandesi. Insieme alle ostriche viene anche aggiunta alga kombu. Questo mix regala alla birra un aroma salino e minerale,

Per noi questa edizione ci ha dimostrato come l’evento in scena a Merano ogni anno sia davvero imperdibile in termini di qualità e innovazione.
Personalmente intendiamo continuare a parteciparvi e se anche voi siete appassionati di vino, segnatelo in agenda per il 2023!

Per info e biglietti Merano Wine Festival 2023 dal 3 al 7 novembre :

www.meranowinefestival.com

Ioviaggiocosi.
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