In questo articolo continua il nostro racconto del viaggio fatto ad agosto 2022 in Namibia.

Per chiunque volesse vivere emozioni forti e vedere con i propri occhi le bellezze naturali che ci sono in questo splendido paese, lasciamo di seguito il nostro itinerario della seconda parte del nostro on the road in Namibia.

20, 21, 22 e 23 agosto: Etosha

La mattina del 20 agosto abbiamo lasciato Palmwag poco dopo l’alba per raggiungere il Parco Etosha, dove abbiamo soggiornato per quattro giorni in tre posti differenti.

Abbiamo soggiornato al Okaukejo, al Halali e al Namutoni.
Nei primi due avevamo il bush chalet, mentre al Namutoni dormivamo in camp nella nostra tenda sull’auto.

Il parco con i suoi 22.270 km² è una tra le riserve naturali più grandi al mondo e pertanto vi consigliamo vivamente di soggiornarci almeno tre giorni.

Per accedere al parco dovrete entrare da uno dei quattro gates:

  • Anderson’s Gate nella parte meridionale del parco;
  • Lindequist Gate ad est;
  • Galton Gate l’accesso a sud ovest;
  • King Nehale Lya Mpingana Gate l’accesso a nord.

Al gate dovrete registrarvi e pagare l’ingresso per l’auto e per ogni persona adulta a bordo. Per scoprire i prezzi attuali del parco, visitate il sito Etosha Nationalpark.

All’interno del parco è possibile dormire in diversi lodge. Noi per comodità abbiamo attraversato il parco in 4 giorni e soggiornato in tre posti differenti lungo la strada, ma sempre all’interno del parco. Questo perchè eviterete code di ingresso e soprattutto perchè è l’unico modo per poter visitare il parco prima dell’apertura effettiva.

Nel parco potrete girare liberamente oppure scegliere di partecipare ai safari guidati. Si possono prenotare prima oppure anche sul posto.
Noi abbiamo voluto provarli a tutte le ore del giorno: alba, pomeriggio e notte.
Quello del pomeriggio è stato il più deludente poichè normalmente gli animali riposano in quelle ore (leoni compresi). Pertanto se avete la possibilità vi consigliamo di partecipare ai safari dell’alba e a quelli notturni. In queste fasce orarie avrete la possibilità di vedere gli animali in azione.

Quando visiterete il parco in autonomia, vi consigliamo di recarvi alle pozze d’acqua poichè sono sempre ricche di animali. In alcuni casi bisogna avere pazienza, ma fidatevi.. sembrerà di essere in un documentario!

Lo stesso vale per le pozze d’acqua che troverete nei vari lodge. Noi tutte le sere e tutte le mattine ci recavamo lì e come spettatori ci godevamo il film “Vita nella savana”!

BIG FIVE

Anche se potrete leggere il contrario, all’interno del Parco Etosha non troverete tutti i Big Five.
Qui potrete vedere sono quattro di loro: leone, elefante, leopardo e rinoceronte. Il bufalo non si trova in queste zone.
In ogni caso dovrete darvi da fare e pazientare perchè non si tratta di uno zoo. La natura è imprevedibile!
Noi al parco non siamo riusciti a trovare i leopardi.

24 agosto: Waterberg

Usciti dal Parco Etosha la mattina presto, ci siamo diretti verso una zona del paese dalle caratteristiche paseaggistiche molto diverse: il Waterberg. Questo altopiano della Namibia orientale, il cui nome significa “montagna d’acqua”, costituisce anch’esso un parco nazionale. Si tratta di uno dei siti geologici più interessanti della Namibia, dove specie minacciate dall’estinzione vengono protette e reinsediate.

Pensate che per salire in cima dell’altopiano, è possibile solo con guide e veicoli del parco nazionale. Noi soggiornavamo nel camp ai piedi dell’altopiano e grazie ad un safari pomeridiano organizzato, abbiamo potuto visitarlo.
Durante il safari abbiamo potuto finalmente vedere un altro dei Big Five: il bufalo.

Il nostro camp era molto spartano ma ben organizzato. Inoltre abbiamo avuto numerosi incontri ravvicinati con altri “inquilini” del camp: i babbuini!
In questa zona più verde della Namibia potrete incontrare anche queste simpatiche scimmie.

25 agosto: Okonjima e Africat Foundation

Siamo arrivati nella riserva Okonjima a metà mattina. Il tempo di organizzarci nella piazzola del camp e di fare un pranzo al ristorante e siamo volati a vivere la nostra prima attività.

Okonjima è una riserva naturale situata a 50 km da Otjiwarongo nelle montagne Omboroko della Namibia e ospita la Fondazione Africat, un’organizzazione senza scopo di lucro per la conservazione a lungo termine dei grandi carnivori della Namibia e di altre specie in via di estinzione.
Per questo motivo abbiamo subito visitato la fondazione dove ci hanno mostrato gli animali che hanno salvato e illustrato i luoghi dove lavorano e tengono lezioni sulla salvaguardia. Davvero molto interessante.

Nel corso del pomeriggio abbiamo poi partecipato ad un safari volto alla ricerca dei leopardi. Grazie al dispositivo che molti di loro anno in dotazione per il monitoraggio e gli spostamenti, vengono “cercati” tramite il detector e si individua più o meno la loro posizione. Grazie al nostro ranger siamo riusciti a scovarne uno quasi all’ultimo minuto. Sembra semplice, ma non lo è affatto. Ci siamo avvicinati a pochi metri da lui ed è stato davvero emozionante!

Sistema di monitoraggio:
I leopardi inseriti nel programma di ricerca vengono monitorati e i loro collari sono una risorsa indispensabile per localizzarli e quindi riportare nella riserva gli esemplari che finiscono nei terreni agricoli circostanti dove sono una minaccia per il bestiame. 

La sera abbiamo cenato al ristorante che ha una splendida vista. Questa riserva, infatti, si sviluppa intorno a quella che era la fattoria originaria, splendidamente ristrutturata, con ampia zona pasti e salotto, bar e grande piscina, connessione Wi-Fi e ricezione cellulare.

26 agosto: Windhoek

Arrivati a Windhoek la mattina, abbiamo raggiunto la struttura Windhoek Luxury Suites e dopo una breve rinfrescata siamo andati ad esplorare la capitale.
Ci siamo fatti prenotare un taxi e una volta arrivati in centro abbiamo girato autonomamente.
Avendo poco tempo abbiamo visto le cose principali:

  • l’Indipendence Avenue, lungo la quale troverete negozi di ogni tipo;
  • Post Street Mall, dove si trovano mercatini e i resti del meteorite Gibeon;
  • la Christuskirche, una chiesta luterana;
  • l’Indipendence Memorial Museum, che abbiamo visto solo da fuori per motivi di tempo.

Verso il tardo pomeriggio siamo rientrati e la sera abbiamo cenato di fronte al nostro hotel: al “The Stellenbosch Wine Bar”.

27 e 28 agosto: partenza e arrivo a Milano

La mattina ci siamo svegliati, colazione nel locale convenzionato con il nostro hotel e poi siamo partiti per l’areoporto grazie al transfer prenotato.
Vi ricordiamo di cercare di spendere tutti i vostri dollari namibiani prima di partire (a meno che non vogliate conservarli).
Al ritorno avevamo due scali, uno a Johannesburg e uno a Francoforte. E’ stato abbastanza interminabile, ma con il senno di poi abbiamo scelto bene. Fare due scali all’andata sarebbe stato allucinante.

Speriamo davvero che questi nostri articoli possano esservi utile. Li abbiamo scritti con il cuore e ci siamo emozionati più volte nella trascrizione.
Per qualsiasi ulteriore domanda, non esitate a contattarci! Saremmo più che felici ad aiutarvi nell’organizzazione di un viaggio come il nostro.

Ioviaggiocosi.
___________________________________________________________

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.