Oggi vi raccontiamo della nostra prima uscita dopo la quarantena.

Dopo quasi due mesi e mezzo chiusi tra le quattro mura di casa avevamo bisogno di prenderci del tempo immersi nella natura.
Non potendo ancora uscire dai confini della nostra regione, abbiamo così pensato di inaugurare il nostro progetto, volto a dare visibilità all’Italia, facendo un’escursione in provincia.

Abbiamo così organizzato la nostra camminata tra la natura in Val Trebbia, a pochi km dalla nostra amata città: Piacenza.
E’ così che siamo andati alla scoperta della Pietra Parcellara e della Pietra Perduca.

Il percorso

Il percorso lo abbiamo cominciato nei pressi della località Pietra.
Abbiamo parcheggiato l’auto e ci siamo incamminati. Come prima meta avevamo la Pietra Parcellara.
Seguendo il percorso CAI 167 abbiamo così raggiunto l’oratorio che si trova ai piedi dell’ofiolite.
Qui troverete anche tavoli per picnic dove potervi riposare e fare una breve sosta.

Proprio di fianco all’oratorio vi è il sentiero che conduce fino in cima alla Pietra Parcellara.
Se ben allenati, riuscirete a raggiungere la vetta in una ventina di minuti.

La salita è ripida e vi consigliamo caldamente di utilizzare calzature da montagna.
E’ bene fare particolare attenzione se è piovuto, in quanto la roccia diventa scivolosa, e avere un’occhio di riguardo se si hanno bambini al seguito.

Dalla qui godrete così di una visuale a 360° e potrete scorgere:

  • la vallata incisa dal torrente Dorba,
  • la Pietra Perduca,
  • la torre di Bobbiano,
  • la Pietra Marcia,
  • il corso del Trebbia fino a Bobbio. 

Prima di ripartire per raggiungere la Pietra Perduca, ci siamo fermati a mangiare un boccone vicino all’oratorio.
Da qui si può raggiungere in pochi minuti il percorso CAI 185 che porta direttamente al secondo ofiolite.

Si scende da una piccola discesa e si entra direttamente in una piccola radura.
Il percorso è tutto pianeggiante e immerso tra i boschi. Ad un certo punto vi ritroverete in un grande campo dal quale potrete scorgere, da un lato la Pietra Parcellara e dall’altro la Pietra Perduca.

Seguendo il sentiero vi ritroverete al quattrocentesco oratorio S. Anna, incastonato tra le rocce. Da qui vi basterà salire i gradini incisi nella rupe e salire sulla dorsale della Perduca.

La salita alla Pietra Perduca è davvero molto più semplice rispetto a quella della Pietra Parcellara.

Sulla cima potrete poi divertirvi ad ammirare i tritoni che vivono nelle due vasche scavate nella roccia piene di acqua piovana.

Informazioni utili:

  • Adatto a tutti
  • Punto più alto – vetta della Pietra Parcellara 836 m s.l.m.
  • Lunghezza 12,5 km circa
  • Si raggiunge seguendo la statale 45 della Val Trebbia fino alla diramazione per Travo. Da Travo si segue la strada secondaria per Ca’ del Monte, Termine Grosso. Le case di Pietra si trovano circa 2 km dopo Termine Grosso. 

Come dicevamo sopra si tratta di un percorso adatto a tutti e fattibile in tutte le stagioni dell’anno, anche se meglio evitare le giornate in cui è appena piovuto.

Curiosità

Queste due “Pietre” sono ofioliti di serpentino nero. Si tratta di pietre vulcaniche emersa dal fondale marino, l’Oceano ligure, che milioni di anni fa si trovava proprio qui. Questo tipo di pietra è soggetta ad un’erosione molto lenta, motivo per cui sono ancora così perfettamente conservate.

Le due vasche dove vivono le colonie di tritoni vengono anche chiamate “letti dei Santi” e furono scavate in epoche antiche, forse durante l’Età del Bronzo.
Pensate che qui sono presenti tutte e tre le specie di tritoni del Nord Italia: crestato, punteggiato e alpino.

Se decidete di fare questa escursione nell’ultimo weekend di luglio potreste approfittarne per partecipare alla sagra di S. Anna. In quest’occasione i dintorni della Pietra Perduca si popolano di gente e stand gastronomici dove poter gustare le tipicità del territorio.

Se prima di fare questo percorso volete farvi un’idea più vivida, date un’occhiata al nostro video sul nostro canale YouTube “Escursione in Val Trebbia: Pietra Parcellara e Pietra Perduca!

E ora non possiamo che augurarci di vedervi qui dalle nostre parti per scoprire questo bellissimo percorso nella natura.

Ioviaggiocosi.
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