Quest’anno abbiamo passato le nostre vacanze in montagna. Come sapete amiamo molto l’Alto Adige, ma questa volta abbiamo voluto esplorare nuovi luoghi e scoprire nuove escursioni e passeggiate.
Così abbiamo prenotato una piccola baita in Cadore, più precisamente a Calalzo di Cadore.

Avevamo bisogno di stare sereni e tranquilli. Era la prima vera vacanza di Holy e soprattutto non volevamo trovarci in mezzo a troppe persone come sarebbe successo al mare in agosto.

Durante la settimana che avevamo a disposizione abbiamo alternato escursioni leggere a escursioni un po’ più impegnative, in modo tale da abituarci muscolarmente parlando.

Vi lasciamo di seguito la nostra settimana con tutte le informazioni relative alle varie escursioni.

Giorno 1

Laghetto delle tose

Arrivati a Calalzo di Cadore, dove avevamo la nostra piccola baita, abbiamo raggiunto il Laghetto delle Tose.

Si tratta di un piccolo specchio d’acqua che si raggiunge scendendo in auto dalla statale proprio nei pressi di Calalzo di Cadore. Si arriva ad un parcheggio e dopo nemmeno un quarto d’ora di passeggiata vi troverete di fronte a questo laghetto, le cui acque termali sono ricche di magnesio e per questo considerate curative per problemi alla pelle, cicatrizzazione ferite e se inalate possono aiutare in caso di riniti e sinusite.

Giorno 2

Il secondo giorno coincideva con Ferragosto e così abbiamo evitato di fare escursioni in modo tale da evitare affollamenti in rifugi ecc.

cortina d’Ampezzo

La mattina abbiamo così raggiunto Cortina d’Ampezzo, famosa località a poco meno di un’ora di auto da Calalzo.
Passeggiando tra le sue vie incontrerete la celebre Pasticceria Lovat, dove fare una sosta golosa. Se amate lo shopping non potete non percorrere Corso Italia, ricco di negozio e locali.
Sempre all’interno delle vie centrali vi troverete di fronte la Basilica dei Santi Filippo e Giacomo.

villaggio eni

Nel pomeriggio invece siamo andati alla scoperta dell’ Ex Villaggio ENI a Borca di Cadore.

Il Villaggio Eni di Borca di Cadore fu realizzato tra la fine degli anni ’50 e i primi anni ’60, grazie alla capacità politica e imprenditoriale di Enrico Mattei, allora presidente Eni.
Si trattava di esperimento sociale in contesto montano di oltre 100.000 metri quadri. Costruito nel bosco ai piedi del Monte Antelao, che con i suoi 3.242 metri domina il Cadore e sovrasta l’abitato di Borca, è costituito da un albergo, un residence, un campeggio e delle villette monofamiliari. Inoltre vi è anche la bellissima chiesa progettata da C. Scarpa e E. Gellner.

Giorno 3

lago di sorapis

Finalmente il terzo giorno avevamo in programma l’escursione al Lago di Sorapis.
Abbiamo cercato tantissime informazioni e ci siamo documentati con video e articoli dedicati ai diversi sentieri che raggiungono il lago:

  • sentiero 215 – partenza Passo delle Tre Croci, con tratti esposti e passerelle metalliche, si percorre in circa 1 ora e mezza abbondante;
  • sentiero 217 – partenza Ex Hotel Cristallo, non ci sono tratti esposti, ma si percorre in circa 3 ore con 600 m di dislivello;
  • sentiero 213 – partenza Passo Tre Croci (SOLO PER ESCURSIONISTI ESPERTI).

Infatti i tre sentieri si differenziano per la presenza di tratti più o meno complicati. Noi avendo Holy, ma soprattutto Fede che non ama i tratti esposti, eravamo intenzionati a preferire uno piuttosto che l’altro sentiero, ma dopo aver letto a lungo abbiamo comunque scelto il sentiero 215 per via della durata.
I tratti esposti ci sono.. e se si soffre molto di vertigini, noi lo sconsigliamo caldamente. Avventurarsi in montagna non è mai cosa da fare!

Se volete vedere il percorso, date un’occhiata al nostro video su YouTube “Trekking al Lago di Sorapis“.

Una volta arrivati vi troverete davanti alle celebri acque color latte menta.. inutile spiegarvi l’emozione!
Il lago di Sorapis è un lago naturale che si trova ai piedi del Monte Sorapis ad un’altitudine di circa 1923 m.
E’ famoso per il suo colore e anche per essere “custodito” dal Dito di Dio, la cima che lo sovrasta a forma di “dito”.

Giorno 4

Il giorno seguente ci siamo cimentati in un’altra escursione molto suggestiva: Il giro ad anello delle Tre Cime di Lavaredo.

tre cime di lavaredo

Se decidete di raggiungere le Tre Cime, impostate una sveglia presto poiché per uscire a parcheggiare direttamente al rifugio Auronzo dovrete essere tra i primi. Il costo per parcheggiare è di 30 euro al giorno.

L’itinerario ad anello è il seguente:

  • rifugio Auronzo 2320 m – Rifugio Lavaredo 2344 m (circa 30 minuti);
  • rifugio Lavaredo 2344 m – Rifugio Locatelli 2405 m (circa 1 ora e 10);
  • rifugio Locatelli 2405 m – Langalm 2283 m (circa 40 minuti).

Noi abbiamo impiegato poco meno di 4 ore, comprese le soste. La durata dipende dal passo e da quante soste avete intenzione di fare.

Abbiamo pranzato al sacco nei pressi del Rifugio Locatelli, con vista pazzesca sulle Tre Cime e poi abbiamo fatto una super merenda con prodotti km 0 alla malga Langalm.

Se volete vedere il percorso, date un’occhiata al nostro video su YouTube “Giro ad anello alle Tre Cime di Lavaredo

Giorno 5

Dopo l’escursione all’anello Tre Cime di Lavaredo del giorno precedente, abbiamo optato per qualcosa di più tranquillo e pianeggiante.

Foresta Somadida

Partiamo la mattina presto per destinazione: Foresta di Somadida, il più grande bosco del Cadore ed una delle più belle foreste delle Dolomiti.
All’interno della foresta potete passeggiare oppure andare anche in bici e raggiungere diverse località. Noi abbiamo fatto un percorso ad anello che partiva dal “Centro Visite”. Qui troverete un’area picnic, il giardino delle farfalle e la biblioteca del bosco.

Roggia dei Mulini

Dopo un pranzetto tipico ci siamo spostati a Lozzo di Cadore per la passeggiata alla scoperta della Roggia dei Mulini lungo il Rio Rin.
Lozzo è uno fra i più importanti siti archeologici industriali cadorino. Lo sfruttamento della forza dell’acqua che scendeva dal Rio Rin serviva per produrre energia elettrica e di conseguenza far funzionare segherie, lanifici e macine per la farina.

Giorno 6

Il penultimo giorno lo abbiamo dedicato ad un altro dei trekking più impegnativi della settimana: Le Cinque Torri.

Cinque Torri

Le Cinque Torri si trovano tra Cortina d’Ampezzo e il Passo di Falzarego. Si tratta di un bellissimo trekking che porta a scoprire queste formazioni rocciose suggestive, ma non solo. Infatti ai loro piedi vi è il famoso Museo della Grande Guerra.
Questo museo all’aria aperta permette di esplorare i luoghi della guerra mondiale, visitare le trincee e scoprire tanti aneddoti grazie a dei pannelli informativi lungo il percorso.

La torre più alta è la Torre Grande, con i suoi 2.361 m. Le altre torri si chiamano Torre Seconda, Torre Latina, Torre Quarta e Torre Inglese. 

L’itinerario che abbiamo seguito è il seguente:

  • partenza dal rifugio Bai de Dones (sentiero di fianco alle piste da sci)
  • dopo un’ora e mezza abbiamo raggiunto il rifugio Cinque Torri – 2137 m
  • dal rifugio Cinque Torri, abbiamo raggiunto in 30 minuti il rifugio Scoiattolo (dove abbiamo pranzato) – 2255 m
  • dal rifugio Scoiattoli abbiamo proseguito per altri 50 minuti fino al rifugio Averau – 2413 m
  • infine dal rifugio Averau abbiamo raggiunto in 30 minuti il rifugio Nuvolau – 2575 m

Se volete vedere il percorso, date un’occhiata al nostro video su YouTube “Le Cinque Torri e Monte Nuvolau

Giorno 7

Durante l’ultimo giorno in Cadore, ci siamo dedicati ad attività “defaticanti”.

Fun Bob

Siamo partiti dal divertente Fun Bob di Auronzo.
Eravamo già stati a bordo di un fan bob a San Candido, ma anche qui ci siamo divertiti come bambini.

Noi abbiamo acquistato il biglietto con salita in seggiovia e discesa in bob. Potete anche raggiungere il rifugio dove pranzare e poi scendere con il bob.

San Vito di Cadore

Dopo un pranzo al sacco, ci siamo spostati a San Vito di Cadore per fare acquisti e passeggiare alla ricerca di souvenir locali.
Sapete che qui sono state girate alcune scene di “Un passo dal cielo”?

Più precisamente al Lago di Mosigo, che si può facilmente raggiungere superando il centro di San Vito in direzione Cortina per poi scendere sulla sinistra seguendo le indicazioni per una stradina che vi porterà direttamente al parcheggio del lago. Nei dintorni del lago si possono trovare un bar, diverse aree picnic e un parco giochi per i più piccoli con tanto di mini golf!

diga del vajont

Tornando verso casa ne abbiamo approfittato per aggiungere una tappa particolare al nostro viaggio. Infatti ci trovavamo molto vicini alla diga del Vajont e di conseguenza abbiamo voluto inserire la visita guidata al nostro itinerario.
Si tratta di un’esperienza molto toccante di cui abbiamo raccontato più approfonditamente in un post dedicato.

Articolo -> Visita alla diga del Vajont

Ioviaggiocosi.
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