Quest’anno per il compleanno di Andre siamo stati in Val di Non. In realtà ci siamo andati quasi un mese dopo, ma perché tra Covid e restrizioni non siamo riusciti a partire prima.
Alloggio
Per il soggiorno abbiamo scelto Agritur La Pieve, che si trova in un punto strategico per vivere e scoprire tutta la valle.
E’ a conduzione familiare e perfetto per chi cerca relax a contatto con la natura.
Dalla struttura, che gode di una posizione privilegiata, potrete ammirare l’intera vallata alla quale fa da sfondo la catena montuosa del gruppo del Brenta.
Offre la formula B&B e le loro colazioni sono davvero pazzesche: prodotti km 0 e tipici del trentino. E’ immerso nei meleti e può vantare una splendida piscina.
Noi ci siamo trovati benissimo, Cristina è stata sempre gentilissima e disponibile.
Venerdì
Santuario di San Romedio
Appena arrivati in Val di Non ci siamo diretti nella prima tappa di quello che era il nostro programma: il Santuario di San Romedio a Sanzeno.
L’itinerario parte dal parcheggio di fronte al Museo Retico. Procede dapprima nei meleti, per poi giungere nel bosco per un breve tratto. Usciti dal bosco ci si ritrova in un vero e proprio itinerario scavato nella roccia. Uno dei sentieri più suggestivi che abbiamo mai percorso.
Alla fine del sentiero si arriva al Santuario, uno degli eremi più particolari del Trentino, che è composto da 5 chiesette sovrapposte l’una sull’altra ed è preceduto da ben 131 scalini.
Di fianco al Santuario è ospitato anche Bruno, un orso salvato anni fa da un uomo che ne faceva un fenomeno da baraccone. Può sembrare una coincidenza, ma San Romedio da Thaur viene spesso raffigurato vicino ad un orso in quanto una leggenda vuole che il santo dovendosi recare a Trento si fece sellare l’orso che poco prima gli uccise il suo cavallo.
Il percorso è facile e adatto a tutti – durata 45 minuti circa
i due laghi
Dal santuario, abbiamo deciso di proseguire per raggiungere i Due Laghi: Coredo e Tavon. Sono due laghi artificiali divisi da una diga. Entrambi hanno delle passeggiate molto carine da percorrere intorno. Qui vi è anche un rifugio dove poter pranzare.
Il percorso è semplice – durata 30 minuti dal santuario
La sera abbiamo deciso di cenare in un posto molto particolare: la Sidreria Melchiori!
Sabato
Lago di tovel
La mattina del secondo giorno siamo andati al Lago di Tovel. Si tratta del più grande lago naturale del Trentino. Si trova nel punto più a Nord delle Dolomiti di Brenta.
E’ famoso soprattutto per le sfumature delle sue acque, dal blu profondo al verde smeraldo.
Fino agli anni ’60 il lago diventava di colore rosso nei mesi estivi grazie alla presenza di una piccola alga (Tovellia sanguinea).
Noi abbiamo seguito il sentiero che circonda il lago che dura circa un’ora. In un tratto si restringe e ci sono degli scaloni da percorrere.
Per raggiungere il lago vi basterà lasciare l’auto in uno dei 5 parcheggi che lo precedono ( Al lago, Lavacel, Glare, Tamburello e Capriolo). Il prezzo del parcheggio varia in base alla posizione più o meno vicina al lago. Vi consigliamo caldamente di prenotarlo online almeno il giorno prima così da potervi assicurare il posto, soprattutto in alta stagione.
Per tutte le informazioni e prenotazioni -> Parco Naturale Adamello Brenta.
Panchina del Groppello
Dopo pranzo siamo andati alla scoperta della Panchina del Groppello nr. 132, che fa parte di Big Beach Community Project (progetto di cui avevamo parlato nel post del nostro weekend in ape calessino). Si tratta dell’unica panchina in Trentino e si trova nei pressi di un piccolo vigneto nel paese di Romallo. E’ di colore giallo e la vista da quassù è davvero fenomenale.
Parcheggiare l’auto in centro a Romallo – Durata passeggiata 10/15 minuti
Ponte Tibetano
Altra tappa della giornata il Ponte Tibetano. Per provarlo ci siamo spostati nella vicina Val di Rabbi, più precisamente a Fonti di Rabbi.
Qui vi è un ponte tibetano lungo circa 100 mt che attraversa il torrente Ragaiolo. E’ in acciaio e ha delle alte balaustre che lo rendono molto sicuro. Si trova a più di 50 mt di altezza e pertanto sconsigliato a chi soffre di vertigini.
Se abituati alle grate, lo possono percorrere anche i cani.
Per raggiungere il ponte dovete lasciare l’auto in uno dei parcheggi a Fonti di Rabbi. Da qui seguire per i cartelli che indicano “ponte sospeso” o “ponte tibetano”. Durata 1 ora e mezza totale al netto delle soste.
Doss di Pez
Si tratta di una splendida terrazza panoramica che si affaccia sul Lago di Santa Giustina e il Castel Cles. Dopo averla raggiunta ci siamo seduti ad ammirare il panorama davanti ai nostri occhi, seduti su una delle panchine posizionate appositamente per godere la vista.
Si raggiunge dal centro di Cles in poco meno di 10 minuti
Domenica
La domenica era il nostro giorno di rientro e così ce la siamo presi più comoda.
Lago smeraldo
Abbiamo raggiunto il Lago Smeraldo attraverso la passeggiata del burrone. Un sentiero adatto a tutti e molto particolare. Vi addentrerete in un piccolo canyon con cascata finale per poi ritrovarvi direttamente a bordo del lago.
Dal Lago Smeraldo partono poi altre passeggiate e vi è anche un ottimo rifugio, dove noi abbiamo pranzato.
La passeggiata parte dalla Chiesa di Fondo, al centro del paese – durata 20/30 minuti
Castel Thun
Non potevamo partire senza aver visitato la perla della Val di Non: Castel Thun. Si tratta di un maestoso castello con arredi originali del XVI secolo, una ricca pinacoteca e una storica biblioteca.
Noi abbiamo visitato tutte le sale del castello, la mostra fotografica “Di luce ed ombra. Memorie fotografiche della famiglia Thun” (fino al 7 novembre 2021) ospitata nella biblioteca per poi terminare la visita nella sala delle carrozze e slitte (appena ristrutturata).
Il castello è dotato di un ampio parcheggio a pagamento. Vi ricordiamo che se soggiornate in Val di Non avrete diritto alla Trentino Guest Card, che tra le varie cose vi permetterà di non pagare il biglietto d’ingresso al castello!
E’ permessa la visita con gli amici a quattro zampe di piccola taglia (al guinzaglio e in braccio). Per Holy è stato il suo primo museo.
Non eravamo mai stati in questa parte del Trentino, ma ce ne siamo letteralmente innamorati, tanto che abbiamo già detto di volerci tornare l’anno prossimo oppure magari in inverno! Che ne pensate?!
Ioviaggiocosi.
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